lunedì 20 ottobre 2008

Con Saviano...!


Roberto Saviano è stato minacciato di morte.
E’ reo di aver commesso una delle azioni più insidiose nel minare gli intessi di chi si pone ad arbitro e giudice nella vita dell’intera comunità, in questo caso la camorra: ha avuto l’impudente coraggio di dire la verità, e di scriverla !
Ma è pericoloso raccontare di una realtà che non vuole essere disturbata.
La parola camorra non deve neppure essere pronunciata e così è il Sistema che fa in modo di stoccare le merci pronte per il mercato, è il Sistema che riversa nelle nostre terre scorie tossiche, è sempre il sistema a tenere ‘in ostaggio’ centinaia di madri e ragazzi e a minacciare i padri di famiglia, è sempre lui ad uccidere.
E all’interno di questa realtà è nato e cresciuto Roberto Saviano, colpevole di aver indagato sul crimine organizzato della sua terra e di aver messo a nudo tecniche,organizzazioni e nomi.
E ora si trova a doversi nascondere ed è costretto a subire continue minacce di morte. Questo non è solo un gravissimo problema di democrazia o libertà e neppure soltanto un problema di sicurezza. Roberto è un ragazzo di 29 anni che si trova ad aver perso tutto solo per aver avuto il coraggio di parlare e di dire cose che tutti noi sappiamo e che nessuno , o quasi, dice o conferma .
Non è facile riuscire a raccontare di una realtà oscura e grottesca quando si parla della propria terra, non è facile neppure vedere che chi ti sta intorno, chi ha vissuto la tua stessa realtà, non può che smentire le tue accuse. E’ difficile, e non solo a trent’anni, pensare di poter morire per aver semplicemente dimostrato l’esistenza di meccanismi subdoli e crudeli alla base della vita del nostro paese. E’ difficile anche essere un simbolo per molti, quando andrebbe bene essere anche un semplice ragazzo…
Dobbiamo fare in modo che tutta questa storia, la sua storia, diventi anche nostra perché ci sono tante persone in gamba come lui che hanno bisogno di protezione e sostegno e soprattutto ci sono tanti altri ‘Sistemi’ piccoli e grandi nel nostro paese che vivono e continueranno a vivere finche controllano le nostre labbra e le nostre mani.
Dobbiamo farci carico di questa responsabilità.

Se volete sostenere Roberto potete sottoscrivere anche voi
la raccolta di firme lanciata da Repubblica.it

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