giovedì 16 aprile 2009

questione di responsabilità


Come sapete il prossimo giugno saremo chiamati alle urne.
Il 6/7 giugno ci saranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e alcune in zone le elezioni amministrative per il rinnovo di consigli comunali e provinciali.
Per il 21 giugno è fissata invece la data per eventuali ballottaggi.

C'era poi da fissare la data per il referendum abrogativo di alcune parti della  vigente legge elettorale (voluta dal centro destra alla fine della legislatura nel 2006,il cosidetto "Porcellum" (vi ricordo che fu lo stesso Calderoli,ideatore della legge,a definire "porcata" la sua creatura).
Il referendum era originariamente previsto per lo scorso anno,ma lo scioglimento del Parlamento ne ha impedito lo svolgimento.

Le date prese in considerazione per la consultazione erano il 7,il 14 e il 21 giugno.
Il 7 giugno avrebbe permesso un risparmio di circa 400 milioni di euro...il 14 una perdita di circa 400 milioni e il 21 una perdita di circa 300 milioni.

Qualsiasi persona sensata avrebbe optato per la soluzione "7 GIUGNO"(questo a prescindere,ma considerando anche l'urgenza di raccogliere soldi per la ricostruzione dell'Aquila...),il nostro illuminato Governo invece ha deciso che il referendum si svolgerà il 14 o 21 giugno.
Questo perchè la Lega Nord (guidata dall'omino responsabile che vedete nella foto sopra) ha letteralmente ricattato la maggioranza "no al referendum il 7 giugno,altrimenti crisi di governo").
Berlusconi di fronte a questa situazione "s'è piegato",sputtanando cosi 400 milioni di euro.
E ha pure avuto il coraggio di giustificarsi "Mi spiace che altri interpretano come una debolezza del presidente del Consiglio e del Pdl quella di avere ceduto a una precisa richiesta di un partito della maggioranza che,ove non fosse stata accolta,avrebbe fatto cadere il governo in un momento come questo".

Non c'è bisogno di ricordare che l'ostracismo della Lega nei confronti dell'accorpamento elettorale sta nel fatto che tale accorpamento darebbe maggiori garanzie sul raggiungimento del quorum necessario alla validità del referendum.
E in caso di raggiungimento del quorum è molto probabile un voto favorevole all'abrogazione e quindi un risultato sfavorevole al partito di Umberto Bossi.

1 commento:

Damiano ha detto...

la questione mi lascia comunque perplesso..
al di là delle sacrosante considerazioni in merito all'operato dissennato del governo, mi piacerebbe conoscere con precisione i reali motivi che spingono Bossi a difendere una legge che i suoi stessi compagni di partito hanno definito una porcata....