venerdì 14 novembre 2008

Libertà

In un paese allo sbando,lontano dalla civiltà come il nostro,qualcuno si è dimostrato capace di ragionare con la propria testa.
Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di ascoltare il silenzioso grido di Eluana.
Ora le potrà essere restituita quella dignità che un destino bastardo le aveva tolto 17 anni fa.

3 commenti:

Damiano ha detto...

E adesso via alle strumentalizzazioni.
Neanche i morti possono stare in pace in Italia. Neanche i morti!

Anonimo ha detto...

giusta secondo me la battaglia del papà di Eluana; da quel che si è visto è emersa la figura di una persona di grande dignità e dal carattere forte. chissà quanti altri casi come quello di Eluana ci sono in Italia,penso che il Parlamento dovrebbe affrontare dibattiti su temi come questi per poter arrivare ad una maggiore chiarezza anche dal punto di vista legislativo. Come al solito la Chiesa ha tuonato contro la sentenza,e già lo aveva fatto ancor prima, guarda un po' le ingerenze...

Unknown ha detto...

finalmente questa povera ragazza potrà morire in pace..si parla tanto di diritto alla vita, ma non dovrebbe essere altrettanto giustamente rispettato il diritto a morire???!come si può chiamare vita la condizione nella quale eluana, welby e molti altri ancora oggi si trovano?!..a welby ed eluana questo diritto è stato riconosciuto, ma purtroppo non sono altro che due piccole gocce in un mare di sofferenza per i malati e per le loro famiglie...se dovessi scegliere di quale morte morire certamente non sarebbe in un letto,senza neanche la possibilità di esprimermi,con la vita perennemente legata a un tubicino per l'alimentazione e soprattutto non vorrei che fosse così per non condannare le persone che mi stanno accanto a una perenne sofferenza nel vedermi in quelle condizioni..