La mancata partecipazione
del Pd, fatta eccezione per uno sparuto e intrepido drappello,
rigorosamente non organizzato, alla manifestazione indetta dalla Fiom
segna a mio avviso l'ennesima pagina da voltare in fretta nella non
brillantissima storia del maggior partito di centrosinistra in
Italia. La questione non è, come erroneamente è stato detto,
aderire o non aderire alla piattaforma della Fiom, né, tanto meno,
sancire o meno a tavolino un formale consenso. Il punto è mostrare
la volontà di interloquire con un soggetto fondamentale come il
sindacato di Landini, le cui proposte possono anche non essere
condivise in toto, ma devono per lo meno entrare nel dibattito
interno. Dimostrare di voler trovare anche insieme a lui soluzioni
nuove nell'ambito della tutela dei lavoratori e delle politiche del
lavoro.
Altrimenti finisce che il
mondo dei sindacati diventa territorio di caccia di chi fino a poco
tempo fa diceva che i sindacati andavano soppressi. E, come dovremmo
sapere da un pezzo, potenziali temi forti del Pd si trasformano in
reali battaglie (post) ideologiche dei grillini.
Evitare l'atteggiamento
solito di opacità stantia e di ambiguità superficiale non è solo
un fatto di bon ton, ma un kit di sopravvivenza nella società
plurale, iniqua e fragile dal punto di vista ideologico in cui
viviamo. E per fare ciò è necessario includere gli altri nei propri
centri di discussione e aggiungere una sedia al tavolo dei lavori,
perché si parli di contenuti e non di spartizioni di cariche. A
giustificare le numerose assenze del Pd a questa manifestazione ma
anche alle mille battaglie che avrebbe dovuto portare avanti e non ha
fatto nel campo della tutela dei lavoratori e non solo non basta di
certo il pretesto che chi sta al governo non scende in piazza a
protestare.
Al Lingotto il Pd ha
messo piede nel 2007 con il colletto bianco. Oggi è rimasto il
colletto bianco, ma manca pure la camicia. Dopo blairismo, finta
vocazione umanitaria, paternalismo, apparato, correntine, religione
del Liberismo e comprensibili crisi di identità possiamo dire che il
re è nudo e tutti lo indicano.
O il centrosinistra si
riprende il suo spazio o qualcun altro lo occuperà. E non sarà
indebitamente. Sarà per responsabilità e volontà chiare di chi lo
ha perso.
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