giovedì 9 maggio 2013

Frequentate frequenze



Non so se ve ne siete accorti ma la campagna elettorale, se per qualuno non è mai iniziata, per qualcun altro non è mai finita. Molto banalmente, basterebbe sintonizzarsi sui canali Mediaset per vedere l'invasione mediatica, particolarmente potente in questi giorni, di Berlusconi e i suoi sodali. Due giorni fa la D'Urso ha improvvisato un fine dibattito sull'IMU, stasera, da Del Debbio (l'ex opinionista di Studio Aperto col gatto in testa, per capirci) su Rete 4, Silvio in persona ha promesso in diretta di aiutare una coppia campana in difficoltà e una signora che, disperata, ha occupato una casa popolare e domenica in prima serata andrà in onda un programma significativamente intitolato “La guerra dei vent'anni. Ruby, ultimo atto”. Aspettiamo con ansia una resurrezione, magari Andreotti (io la butto lì), e una moltiplicazione di escort. Sabato poi si terrà l'ennesima manifestazione contro la magistratura in quel di Brescia. Magari avrà copertura televisiva totale.
Attenzione, il piano è chiarissimo e lo preconizzava Nanni Moretti ne “Il Caimano” ormai sette anni fa: attraverso una serie di “battaglie” popolari, come l'IMU, e slogan ad alta digeribilità, il nostro Priapo si propone di portare l'opinione pubblica dalla sua parte nell'impresa di delegittimare la magistratura, cioè uno dei tre poteri dello Stato, e salvare il posteriore. Non esattamente una novità, se la vogliamo dire tutta. Giova però mettere in evidenza che questa prassi mai veramente morta sta prendendo ulteriore vigore.
La novità vera è che stavolta il Pd si rende corresponsabile nella maniera più evidente e intollerabile. Con le proprie mani ha resuscitato un morto e lo ha rimesso nelle condizioni di contare qualcosa, addirittura giungendo all'imponderabile di costruire con lui (o per lui) una squadra di governo. Non dimentico il concorso di colpa di Beppe Grillo, sia chiaro. Ma l'esplosione del suo movimento è espressione delle ambiguità e delle irrisolte contraddizioni del maggior partito di centrosinistra. Lo stilicidio di voti, da sinistra, sarebbe palese anche a un bambino.

Pensare di formare un esecutivo di responsabilità con un personaggio di tal risma significa due cose: o che si crede davvero in una sua estemporanea e sorprendente conversione o che guardare a destra, e alla sua destra, piuttosto che a sinistra è più comodo e conveniente. Comunque sia, aspettiamoci l'apertura del Mar Rosso in diretta tv. Parafrasando uno che ha quasi vinto la morte, ce la siamo cercata.

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