sabato 14 febbraio 2009

Assassini

Con una mia riflessione vorrei tornare su quello che è stato il fatto più discusso di questa settimana, ossia il caso di Eluana Englaro. E' vero che di questa triste storia si è parlato tanto, anche troppo direi, ma vorrei proporre un mio pensiero sulla parola "assassini", che molti di noi, in questi giorni, hanno avuto modo di ascoltare. Infatti davvero pessima è stata la sceneggiata che si è vista in Senato; ancora una volta i nostri rappresentanti, o meglio quelli che dovrebbero essere i nostri rappresentanti, hanno dato il peggio di se stessi. "Assassini", questo il coro che si è alzato dentro il Parlamento( e comunque anche fuori) .
Ma chi sarebbero questi assassini? forse i parlamentari favorevoli al distacco del sondino alimentazione-idratazione che teneva in vita Eluana? Se a loro dunque è destinata questa parola direi che è necessario aprire una parentesi: da tempo si avverte la necessità di una legge che regoli la cosiddetta "fine vita", come dice Andrea nel suo "precisazione", da anni direi, anni di assenteismo sfrenato da parte dei nostri(?) rappresentanti in Parlamento, adesso succede invece che la sera del 9 febbraio si vede tutto un gran agitarsi e discutere per approvare una legge, che non riesco a fare a meno di percepire come una legge "ad hoc", una legge frutto del momento e non di una profonda e democratica riflessione. Quindi se si dovesse votare una legge sul "fine vita", coloro che dovessero esprimere parere favorevole ad un eventuale distacco del sondino alimentazione-idratazione o delle macchine che tengono in vita una persona sarebbero considerati assassini da chi la pensa diversamente? Era giusto invece decidere un tema così importante nel giro di pochissimi giorni? Se invece il termine assassini era rivolto al presidente Napolitano, per la sua lettera in cui annunciava che non avrebbe firmato un eventuale decreto, credo sarebbe stato grave se il più alto rappresentante della Repubblica, il custode della Costituzione nonchè presidente del Consiglio superiore della Magistratura si fosse piegato ( rendendo inutile una sentenza della Corte di Cassazione) ad un Governo che va avanti a colpi di decreti Legge. Ma in tutto ciò quello che mi indigna di più è che il termine assassini sia stato rivolto da molti alla famiglia Englaro, in particolare a papà Beppino. Questa famiglia ha sofferto per diciassette lunghissimi anni. Un dolore così grande soltanto chi lo prova può capire cosa sia, ma ci è toccato ascoltare la morale fatta da politici e religiosi di turno, sulla cui onestà e sul cui comportamento ci sarebbe spesso molto da dire. Addirittura molte persone non si sono fatte mancare coraggio e faccia di bronzo per andare ad urlare "Beppino boia". E allora voi che avete tuonato che non si può lasciare morire una persona di fame e di sete, che questo è un omicidio, lo sapete cosa ha voluto dire la sofferenza per questa famiglia alla quale la vita ha riservato un dolore così grande?
Pensate forse che poco prima di morire Eluana fosse nel suo letto di ospedale così come l'abbiamo vista nelle foto dell'epoca, con i suoi bei capelli lunghi ed il cappello in testa? .....non ho parole....
anzi dico che dopo il tempo delle tante, troppe parole spero arrivi presto il tempo del rispetto e silenzio, nella speranza che venga approvata una legge che regoli testamento biologico e "fine vita"; una legge che sia priva di qualsiasi strumentalizzazione politica e di qualsiasi influenza religiosa( ma forse chiedo troppo), una legge giusta e seria, che rispetti la volontà e l'autodeterminazione della persona( o dei suoi tutori, come papà Beppino per Eluana); una legge che lasci la libertà di scelta a chi ne ha diritto; una legge che, in casi come quelli di Eluana o di Welby, permetta di rimanere in vita a chi vuole rimanere in vita e permetta di morire a chi vuole morire.

1 commento:

Andrea ha detto...

hai ragione su tutta la linea...
...e certamente il poco rispetto mostrato da talune persone è inaccettabile,sopratutto perchè,come hai detto,certe valutazioni non si possono dare senza aver vissuto determinate esperienze.
per questo dico sempre che chi critica eutanasia o pratiche simili sarebbe bene che entrasse o uscisse continuamente dallo stato in cui stava eluana o welby...cosi da rendersi conto di cosa vuol dire vivere a metà,che poi non è nemmeno metà.

e trovo ancora più assurdo che a gridare assassini sia quella parte politica che arruola nei suoi ranghi gente che ha avuto a che fare con mafiosi...utilizziamo i termini in maniera appropriata,gli assassini sono altri.

e per concludere,Beppino Englaro ha fatto un gesto d'amore infinito verso Eluana,ha avuto il coraggio di andare contro natura,ha fatto la scelta più difficile e ha avuto le palle,nonostante tutto,di andare fino in fondo.ha tutta la mia stima e il mio rispetto.