martedì 15 luglio 2008

Impronte

Amos Luzzato è un medico e scrittore italiano,per otto anni da '98 al '06 è stato presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Vi riporto qui una sua intervista rilasciata qualche settimana fa ad Alessandra Longo per Repubblica.


"Sono stato bambino e non potevo andare a scuola con gli altri. Ricordo che mi dicevano con il dito "Mamma, guarda, quello è un giudeo". Sono cose successe 70 anni fa, cose che mi hanno segnato la carne e la memoria. Cose che non dimenticherò mai per quel che mi resta da vivere. Prendere le impronte ai bambini rom, come vorrebbe Maroni, significa compiere una schedatura etnica. E questo è totalmente inaccettabile".

Luzzato, che cosa sta accadendo al nostro Paese? Anni fa sarebbe venuta in mente ad un governo una proposta del genere?
"C'è un razzismo latente nella cultura italiana, dovuto purtroppo ad un'insufficienza culturale. Ciclicamente si manifesta. Ricordo di essere stato a Palazzo Chigi quando, durante un precedente governo Berlusconi, venne fuori l'idea di schedare tutti gli immigrati. Ero presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche e dissi che, se le prendevano a loro, avrebbero dovuto prenderle anche a noi. Mi spiegarono che non c'era un'iniziativa mirata ma solo l'inizio di un processo di identificazione generalizzato. Forse fiutarono l'aria. Alla fine, non ne fecero nulla. Io sono rimasto a quell'episodio".
Adesso non sembra ci sia alcun imbarazzo. Si evoca esplicitamente la schedatura di bambini.
"Infatti quest'ipotesi è di gran lunga peggiore. Prendere i polpastrelli dei piccoli di un certo gruppo etnico significa considerarli ladri congeniti, prevedere che diventeranno dei delinquenti e commetteranno dei reati. E' evidente e inaccettabile il segno razziale di questa iniziativa".
Immagino le ricordi qualcosa.
"Si,mi ricorda il mio essere bambino, bollato, timbrato, come un giudeo di cui non fidarsi".
Come finirà?
"Non credo che sia costituzionalmente corretto un processo di schedatura su questa basi chiaramente discriminatori".
Le armi della legge e quella delle parola.
"Si, da ebreo esprimo tutta la mia riprovazione".
Dove porta la strada della schedatura ai piccoli rom?
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"Si comincia cosi e poi si va avanti con l'allontamento dalla scuole, le classi differenziate, le discriminazioni diffuse. Questo pesa terribilmente sul vissuto di un bambino che si sente trattato diversamente dai suoi coetanei, vive come un appestato, carico di ossessioni e nevrosi. E' una ferita che dura una vita".
L'Italia di oggi, quella che si sente rappresentata da Berlusconi, sembra aver preso questa direzione.
"Esattamente la direzione contraria agli obiettivi di integrazione che vogliono dire sopratutto rispetto delle tradizioni e delle culture altrui".
Luzzatto la gente che non condivide che cosa deve fare? Chiedere, provocatoriamente, come fece lei a suo tempo, che vengano prese le impronte a tutti?
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"Noi, allora reagimmo così. Certo, in questo caso, sarebbe fuori luogo coinvolgere nella protesta i bambini ebrei. I bambini, tutti i bambini, sono, fino a prova contraria, innocenti e devono essere protetti dalla crudeltà degli adulti".
Com'è quest'Italia?
"Un paese che ha perso la memoria".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Siamo davvero un paese senza memoria storica.. mi vergogno profondamente di essere italiana.