domenica 7 settembre 2008

Meritocrazia

Corsi di formazione per gli insegnanti del Sud, tagli alle spese, lotta agli sprechi: queste alcune delle linee guida del ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini per risollevare la scuola italiana. Tre i pilastri: autonomia, meritocrazia, valutazione. Ma proprio mentre il ministro attribuisce la colpa del divario Nord-Sud al deficit strutturale e progettuale delle scuole del mezzogiorno, sottolineando come il criterio meritocratico debba rappresentare il fulcro del nuovo sistema, si viene a sapere che l'allora dottoressa in legge Mariastella Gelmini,nell'anno 2001, per sostenere l'esame da procuratore, si recò nientemeno che a Reggio Calabria, proprio in quel profondo Sud così poco preparato e poco avvezzo ai valori del merito studentesco. L'esame consiste in una prova scritta ed una orale da svolgersi nelle sedi regionali delle corti d'Appello.In quegli anni la media degli ammessi alla prova orale era molto bassa in alcune città come Milano, Firenze e Brescia della stessa Gelmini(rispettivamente 28% , 17 % e 31% nel 2000), mentre era particolarmente alta in sedi come Reggio Calabria e Catanzaro ( oltre il 90% sempre nel 2000) , laddove addirittura qualche ex studente rimasto anonimo ha parlato di prove sostenute sotto autentica dettatura da parte dei commissari d'esame.
Così l'attuale ministro ha sostenuto e superato il test in nel 2001, al pari del 57% dei candidati di Reggio Calabria, a differenza di moltissimi suoi concittadini bresciani, respinti in larga parte (corriere 4 settembre 08).
Chissà se sia stata proprio la sua esperienza che ben poco ha a che vedere con la tanto esaltata meritocrazia ad instaurare nel ministro la voglia di cambiamento, certo è che il problema della scuola andrebbe forse affrontato con una più attenta e documentata lettura delle problematiche esistenti, senza farne un' odiosa questione territoriale; forse alle ormai celebri quattro "i" (informatica, inglese, impresa e ora anche italiano) andrebbe anteposta una "c", quella della coerenza.

4 commenti:

Unknown ha detto...

So good......

Andrea ha detto...

beh paolo ma di che ci stupiamo?
l'incoerenza e l'interesse proprio è il tratto distintivo di questo governo.

e la scuola presto diventerà un vero e proprio porcaio...d'altra parte è nell'interesse di chi sta governando crescere cittadini ignoranti.in futuro saranno un bel serbatoio di voti!!

Damiano ha detto...

Si potrebbe discutere ore su questo argomento..
Io mi soffermerei sul taglio agli insegnanti: le cifre sono impressionanti e il ritorno al maestro unico altro non è che un pretesto per "risparmiare". Per non parlare dei congelamenti alle graduatorie per gli iscritti alle SSIS, ad ora unica via di accesso all'insegnamento nelle scuole medie e superiori (si noti che gli iscritti alle suddette scuole di specializzazione - peraltro pressoché inutili - sborsano fior di quattrini).
Migliorare i conti pubblici tagliando tutti i servizi, licenziando e aumentando le imposte - dirette o indirette che siano - è molto semplice. Eppure i precedenti governi Berlusconi hanno già dato ampia prova di quanto le cose semplici, e sbagliate, non portino neppure ai risultati minimi auspicati.

Unknown ha detto...

x goooood girl:ma ki cappero sei??ke cavolo di commento sarebbe il tuo????????non hai assolutamente le credenziali per parlare(tra l'altro con commenti fuori luogo!!!)sei ormai una delle pochissime fan di quella tossica, pazza lesbica di britney spears!! se fossi in te ci penserei 2 volte ad associarmi a una così!!