Nel giorno in cui il Pd annuncia pubblicamente l'intenzione di riaprire le consultazioni per stilare la lista dei candidati alla carega in parlamento, Grillo caccia via i dissidenti e Berlusconi dimostra che, nonostante la pelle da ventenne e la chioma fluente, gli anni, almeno a livello cerebrale, passano anche per lui, mandando a carte quarantotto tutto il baillame di sudditi, cialtroni, saltimbachi, ducetti di periferie e troiette che si porta dietro.
Dunque, riassumendo, la decisione forse più felice della mesta storia del Pd coincide con la pochissimo sorprendente rivelazione identitaria di dittator Grilleggio e con la devotio a messer Caos del professionista dei cazzi suoi. Ossia, crisi nera per i due contendenti più accreditati del Pd per il prossimo mandato di governo (waiting for Monti, certo). Sarebbe, in un paese normale, un colpo da ko. Ma di qui a febbraio (sarà febbraio?) può letteralmente cambiare tutto, tra le promesse di una splendida Atlantide cibernetica, retta da alberelli a pedali, e una più prosastica assenza di IMU.
mercoledì 12 dicembre 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento