giovedì 19 luglio 2012

inutile sacrificio

Ieri sera ero al cinema. In coda per fare il biglietto sento due signore di mezza età parlare. Parlano di Francesco Saverio Romano, l'ex ministro del governo Berlusconi, assolto di fresco dal tribunale di Palermo dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa. 
Le due si dicono dispiaciute per il trattamento riservato a Romano, si dicono commosse dalle lacrime che ha versato in tribunale alla lettura della sentenza, sostengono che chi l'ha accusato dovrebbe pagare, che dovrebbe essere condannato chi ha indagato su di lui. Eh si, perchè "alla fine qual è il siciliano che non conosce mafiosi"? Care signore, c'è una bella differenza tra "conoscere" ed eventualmente "frequentare".
E poi, è bene sottolinearlo, a Romano è stato applicato un articolo del codice di procedura penale, il 530, secondo il quale il giudice assolve l'imputato se la prova della colpevolezza manca, è contraddittoria o insufficiente. Ciascuno tragga le conseguenze che crede. Io sono sempre stato dell'idea che una sentenza di assoluzione non sempre assolve.
Caro Paolo, a volte ho proprio la sensazione che la tua morte e quella di Giovanni siano servite a niente. Buon anniversario!

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