mercoledì 16 giugno 2010

Spezia: la Prima Divisione è tua !


Superando per due reti a zero il Legnano, al "Picco", lo Spezia viene promosso in Lega Pro Prima Divisione. Traguardo importante visto che gli aquilotti ritrovano la categoria che avevano lasciato due anni fa, prima del fallimento e successivo declassamento in Serie D.
Per quest'ultimo capitolo della stagione si rivede una buona cornice di pubblico nello stadio di Viale Fieschi, con più di seimila spettatori, per un bel colpo d'occhio.
Il mister D'Adderio deve fare i conti con le assenze di Capuano e Grieco, così opta per un 4-4-2, con Moro in attacco a far coppia con Cesarini(nella foto in alto) e Lollo dall'inizio così come all'andata.
Il Legnano adotta una strategia uguale a quella aquilotta, con le assenze pesanti di Leto Colombo e Gaeta. Lo Spezia parte bene ed è Moro ad impensierire il bravo Furlan con una punizione velenosa al 5'; gli ospiti rispondono all'8' con D'Onofrio, ma il suo diagonale termina di pochissimo a lato alla destra di Aprea. Al 16' ancora Spezia con Cesarini il quale, al termine di un' azione travolgente, conclude sull'esterno della rete da ottima posizione. Al 25' ci prova Lollo dalla distanza ma Furlan blocca in due tempi, quindi è Moro che nuovamente su punizione mette a dura prova le abilità del portiere ospite con un gran tiro, respinto in corner.
Al 44' uno degli episodi che segneranno la gara:Bisso, il centravanti del Legnano, viene espulso per una gomitata nei confronti di Milone in area aquilotta: rosso diretto e lilla che dovranno giocare in inferiorità numerica tutta la ripresa.
Ad inizio secondo tempo fuori Cintoi e dentro Ferrarese, cambio tattico che permette allo Spezia di accerchiare il Legnano costringendolo nella propria metà campo. Al 10' Chianese impegna a terra Furlan, quindi break dei lombardi che sfiorano il bersaglio con una bella girata al volo ad opera del solito D'Onofrio. Al 13' occasionissima per lo Spezia, Chianese effettua un cross per Moro, che di testa indirizza la sfera nell'angolo basso ma Furlan ancora una volta ci arriva.
Al 24' gran giocata di Cesarini che serve Herzan in profondità: il numero 11 aquilotto viene messo giù in area da Silva Fernandes, l'arbitro concede il rigore e ammonisce il brasiliano.
Dal dischetto va Cesarini, il suo tiro è tutt'altro che preciso, ma per fortuna la palla passa sotto la pancia di Furlan e va in rete: 1-0.
Il Legnano ci prova con grinta nonostante l'inferiorità numerica, ma al 32' nuovo episodio che compromette definitivamente la partita degli ospiti: galoppata di Silva Fernandes, che, lasciato avanzare colpevolmente dalla difesa spezzina, si presenta in area e cade: per l'arbitro è simulazione, con conseguente doppio giallo e il Legnano rimane così in nove uomini.
A questo punto allo Spezia non rimane altro che cercare di chiudere il conto nei 90', perche l'1-0 porterebbe il match ai supplementari, in virtù della vittoria legnanese nella gara di andata.
Ci pensa allora Cesarini al 34', con un colpo d'esterno destro da biliardo, un colpo dei suoi, per il 2-0 definitivo. Il "Picco" va in delirio per la rete del ragazzo di casa, spezzino doc e uomo decisivo in questi play off promozione. Dopo ben sei minuti di recupero l'arbitro decreta la fine della gara, non prima di aver espulso anche Lamenza, per un Legnano che chiude in otto.
Dopo il fischio finale si scatena la festa spezzina, con i giocatori che fanno il giro d'onore salutando tutti i settori dello stadio, per poi fermarsi sotto la curva a saltare di gioia tra gli applausi dei tifosi. Applauditissimo il presidente Volpi, vertice di una società che ha saputo in due stagioni riportare lo Spezia in una categoria più consona al suo blasone fatto da 104 anni di storia.
Il Legnano esce tra gli applausi dei propri sostenitori, recriminando per l'operato dell'arbitro.
A mio modo di vedere, l'espulsione di Bisso ci stava tutta, così come il rigore a favore dello Spezia e l'espulsione finale di Lamenza. Maggiormente discutibile il rosso a Silva Fernandes, in quanto non mi è sembrato si trattasse di simulazione: l'entrata di Padoin, pur non fallosa, è stata sciocca e rischiosa, al posto dell'arbitro non avrei sanzionato nulla e avrei fatto proseguire il gioco.
Onore comunque agli uomini di mister Scienza, che da ottobre non percepiscono lo stipendio, ma hanno lottato con cuore e orgoglio fino alla fine.
Ora per giocatori,staff tecnico e tifosi arrivano le meritate vacanze, mentre la dirigenza è al lavoro per presentare una formazione competitiva ai prossimi nastri di partenza: si ripartirà ad agosto con la Coppa Italia, intanto occhio a composizione dei gironi e, soprattutto, al calciomercato.

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