sabato 15 ottobre 2011

Dall'alto dei colli/Matricole-Leonard Cohen



Meraviglie del web 2.0.
Ieri, grazie allo strumento del demonio, Facebook, mi sono imbattuta in questo documentario su un trentenne, tale Leonard Cohen da Montreal. Ora, nel 1965 aveva 31 anni, e il suo primo disco, Songs of Leonard Cohen, non era ancora uscito.
Quando ho letto la data ho pensato, ci sarà un errore, Leonard non era ancora conosciuto, all'epoca. Ebbene, mi sbagliavo! Non era ancora conosciuto come cantautore. Era però già un noto poeta. Scopro da Wikipedia che la sua prima pubblicazione risale al 1956.
Questo documentario riesce ancora una volta a mostrare suoi lati a me sconosciuti. Innanzitutto si apre con il Nostro che fa stand-up comedy. Non scherzo. E dovete vedere come si trova a suo agio! Sembra un consumato attore di SNL.
Poi si scopre che si era trasferito in Grecia nel 1961, nell'isola di Idra in cui ha ancora casa. Nel 1965 si destreggiava già bene con la lingua. Cioè, gente, Leonard Cohen parla greco!
E là viveva con una donna, una certa Marianne. Sì, esiste! Leonard scrive di donne reali. La madre di suo figlio Adam si chiama Suzanne.
Inoltre era ricco di famiglia e aveva una cospicua rendita annuale, per cui campava benissimo vendendo solo libri di poesie e partecipando a convegni, trasmissioni, eventi vari. Era considerato il miglior poeta della sua generazione. A Montreal stava in un albergo da 3 dollari a notte. Poi però andava a pranzo al Ritz. Ci sono tantissime immagini di Leonard che si intrattiene socialmente, beve, fa battute, suona l'armonica, suonicchia la chitarra, ma poco. Ammette anche che al college era uno dei migliori giocatori di hockey. Uno stravolgimento della classica immagine del poeta.
L'aspetto affascinante di tutto questo era quello che doveva ancora venire. Suzanne, Take this waltz, Who by fire, Chelsea Hotel nr.2, Famous blue raincoat, I'm your man, First we'll take Manhattan, Tower of song.
Prima di tutto ciò, aveva già il mondo ai suoi piedi.
Ah, Facebook.

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