lunedì 30 novembre 2009

New Moon, ossia quando i film cambiano genere

Deludere aspettative inesistenti è pressoché impossibile, ma New Moon è riuscito nell'ardua impresa. Con la visione del film tutti i pregiudizi e gli snobismi pseudo-intellettuali che accompagnano l'acquisto del biglietto si rivelano non solo assolutamente fondati, ma anche in un certo senso gratificanti, in virtù della soddisfazione che reca inevitabilmente con sé il “te l'avevo detto io” finale.
Breve ricapitolazione del primo episodio della saga, a beneficio dei fortunati che ne hanno evitato la proiezione, ma che deliberatamente intendono autoinfliggersi la visione del secondo: Bella si trasferisce da Phoenix, la ridente e soleggiata capitale dell'Arizona, a Forks, nello Stato di Washington, una cittadina più piovosa di Spezia, più afflitta dalla nebbia di Asti e Alessandria e più umida di Pechino, in cui evidentemente la non proprio temperata fascia climatica ha provocato le più sorprendenti mutazioni genetiche. In tale posto ameno vive il padre, separato dalla moglie da trentadue anni, che a malapena riconosce la figlia e che impiega tutto il film a impararne il nome – e fortuna che il cognome è lo stesso. Nella nuova scuola Bella si distingue, oltre che per la carnagione terrea e per l'espressione perennemente avvilita, per essere la persona più scontrosa, introversa e inquietante mai iscrittasi, se non ci fosse a competere con lei un ragazzo alto, statuario e dallo sguardo spermico, di nome Edward Cullen, prototipo slavato e inconcludente del Byronic Hero. Il teen drama, perché di questo si tratta, ruota intorno allo svelamento dell'identità del figaccione compiaciuto, che si manifesta finalmente come ciò che realmente è, vale a dire un vampiro. Niente di drammatico, per l'amor del cielo: questi vampiri – lui e la sua famiglia, i Cullen - non solo non vengono arrostiti al sole ma brillano come Swarovski, non solo possono vivere per l'eternità, non solo vanno benissimo a scuola perché la ripetono incessantemente da quando Carlo Magno l'ha introdotta, non solo vanno più veloci di un Boeing 747, ma oltretutto sono completamente innocui in quanto “vegetariani”. Non che il buon Edward non senta talora la necessità di mordicchiare qua e là la bella Bella, ma, da buon essere razionale qual è, predica e pratica la continenza. Insomma, il tenebroso non morto, mostrato il suo vero volto di homo protettivo, potenziale coniuge fedele, nonché principesco salvatore, si tramuta nel partito perfetto, che la nostra eroina non si fa sfuggire. Il contorno d'azione, tanto per ingraziarsi il pubblico ramboide e stalloniano, è puro pretesto e vede il prode vampiro scontrarsi, e spuntarla, con un gruppo di consanguinei – e lo si può ben dire – nomadi, famelici e piuttosto incazzati, capeggiati da un negrone che sembra Seedorf e che farà la fine della porchetta arrostita nel secondo episodio.
Orbene, chi si appresta alla visione di New Moon può tranquillamente prescindere da Twilight: nel migliore dei casi la conoscenza di quest'ultimo sarà ininfluente. Certo, se l'obiettivo di registi e produttori è quello di far risaltare a posteriori la pellicola precedente, non c'è dubbio che il risultato sia riuscito.
È il compleanno di Bella, e da buona assertrice della asocialità, pretende che nessuno la festeggi. Ma i Cullen, che quanto a bon ton non hanno nulla da invidiare alla regina Elisabetta, organizzano a casa loro una festa per lei; nel tentativo di aprire uno dei regali ricevuti la ragazza si ferisce un dito, da cui sgorga istantaneamente una goccia di sangue. Al che Jasper, già ontologicamente arrapato e in più stimolato dall'odore del sangue, fa per scagliarsi sulla fidanzata del fratello per assaporarne la fine fragranza. Ma Edward, valoroso e soprattutto astutissimo, la afferra e la lancia quattrocento metri più in là, segnando contemporaneamente il record olimpico nella specialità del lancio del peso e provocando ferite semi-mortali accompagnate dalla fuoriuscita di ettolitri di sangue che, ora sì, arrapano la famiglia Cullen nella sua quasi totale interezza. Per evitare di trasformare la festeggiata nella torta, si allontanano tutti tranne il capobanda, Carlisle, di professione medico chirurgo e specializzando in dietologia, che ricuce Bella come se fosse un cuscino. Tutto bene? Ma certo che no. Edward scopre con gioconda sorpresa che una relazione tra un vampiro e un essere umano potrebbe provocare qualche guaio e decide di esiliarsi e seguire la sua famiglia nella transumanza verso i monti abruzzesi. Così prende avvio lo psicodramma della nostra eroina che passa le sue giornate a contar le piume ai beccaccini, dimenticando di rispettare le più comuni norme igieniche e di dimostrare il benché minimo cenno di interesse verso qualunque coetaneo che non dia segni di mutazione genetica o instabilità psichica. La svolta si verifica quando finalmente la tetra e sconsolata fanciulla prende il coraggio a due mani e decide di andare a fare shopping con un'amica semi-normale e pertanto totalmente insignificante: ma sulla via del ritorno, quando un gruppo di motociclisti le invita a cazzare i loro spinnaker, Edward si manifesta ed esorta la sua donzella a girare al largo. Comincia a questo punto la fase masochistica della protagonista che, in ordine meramente cronologico, si fa un giro a tutta velocità in groppa al rider più brutto e infoiato del circondario, costruisce assieme a Jacob, l'amico cheyenne bello solo “con la testa svitata”, una moto da cross perfetta ricavandola da un ammasso di bulloni e ruggine pronto per il macero, si schianta come una vera imbecille con il veicolo appena costruito e infine si lancia da una scogliera alta come il Pirellone dritta dritta nel mare in tempesta. Tangibile frustrazione per chi come me avrebbe sperato che la Tania Cagnotto degli psicotici centrasse uno scoglio in piena fronte nella fase di ingresso in acqua. In questi frangenti la regia si sofferma, oltre che sul rapporto tra Bella e Jacob, all'insegna della riluttanza/indecisione di lei e dell'attizzamento inverecondo di lui, sul corso di formazione intrapreso da quest'ultimo per diventare una provetta guardia forestale, corso che ha come esito finale la trasformazione dell'abile meccanico pellerossa in un lupo stizzoso e ringhiante.
Torna Alice, la sorella di Edward accanita consumatrice di funghetti allucinogeni: a Bella comunica che il fratello è in viaggio verso Volterra per suscitare l'ira dei Volturi, affinché pongano fine alla sua esistenza. Come si procede? Semplicissimo: basta commettere la più grande baggianata che un vampiro possa fare, cioè rivelarsi pubblicamente per quel che si è. Bella non perde tempo: liquida Jacob lanciandogli una pallina colorata e si mette in macchina con Alice. Le due novelle Thelma e Louise giungono in Italia in quaranta secondi e trentotto decimi, bypassando e irridendo gli autovelox della Polizia Stradale, e sventano il grande passo. Tutto finito? Macché. Inspiegabilmente i Volturi, cioè i Berlusconi Fini e Schifani del mondo dei non morti, chiamano a rapporto la coppia appena riformatasi. Senza alcuna connessione logica, Aro, il presidente del consiglio, meglio noto per la schizofrenia e la risata compulsiva, tenta di torturare Bella e fa torturare Edward, salvo poi lasciarli andare quando ormai lo spettatore si è appassionato all'idea di vederli finalmente tutti stecchiti. Col ritorno a casa si aprono nuovi inquietanti interrogativi: come l'avrà presa Jacob, che oltre a odiare Edward perché sta con Bella lo odia aprioristicamente perché è un vampiro? Come starà il padre apprensivo che ha assistito inerte alla sparizione della figlia per giorni e giorni? Dov'è il bagno più vicino per andare a vomitare? Ma si assiste soprattutto alla problematizzazione di un aspetto davvero fondamentale dell'intera vicenda, ossia la trasformazione di Bella in vampiro: come verrà decisa la cosa? La morderà Jasper colto da un nuovo repentino accesso di voluttà? La morderà un Volturo per decreto ministeriale? Non verrà trasformata perché Edward pensa che perdere l'anima tutto sommato non sia una fregatura da poco? Certo ci saranno almeno altre due ore di psicologismi gratuiti e battute da quattro soldi. Invece no. Il regista deve aver dato un occhio all'orologio e aver esclamato “s'è fatta una certa!” e ha deciso di risolvere la cosa per alzata di mano. Bella verrà trasformata dal suo ragazzo, con reciproca piena soddisfazione libidica. Ma il prode vampiro ha ancora un asso nella manica: la morderà, ma a una sola condizione, - pausa di venti minuti, che spiega la lunghezza del film - quella di sposarlo. Titoli di coda.
Il successo in termini prettamente numerici del lavoro di Chris Weitz spiega di per sé la totale mancanza di buon gusto del pubblico italiano e internazionale. A una regia da videoclip, in perenne movimento e del tutto indifferente ai passaggi logico-consequenziali, si accompagnano dialoghi da romanzo rosa. Le pretese tirate introspettive si risolvono in una stucchevole parata di conformismo spiccio, dove a regnare è il culto dell'apparenza rivitalizzato da uno pseudo-romanticismo buono, forse, a conquistare cuoricini fragili e inappagati. La trama, e questo chiama in causa soprattutto il romanzo, si limita a riproporre la stereotipo dell'uomo bello e impossibile, privo di difetti fisici, caratteriali e pure immortale, la cui sola assenza genera fantasmi, turbe, mostri mentali. La donna si riduce a misera proiezione del compagno, a pura attesa del momento in cui la scontata riconciliazione possa far recuperare il motivo di esistere. Detestabili anche i manifesti sottintesi perbenisti che accompagnano le scene potenzialmente sensuali e pruriginose, frustrandone la vitalità e lasciando inespressi ma estremamente palesi gli ammonimenti al farlo solo dopo il matrimonio e solo a fini procreativi – e attenzione, a tal proposito, ai sequels.
Restano, ed è davvero tutto, una colonna sonora apprezzabile, neanche sfruttata poi benissimo, e una non voluta e non programmata verve comica, quella sì da vivere pienamente e intensamente. Quando ci si avvicina così tanto allo squallore, è inevitabile: ci si rende risibili.

domenica 29 novembre 2009

venerdì 27 novembre 2009

Strage di cammelli e dromedari


Nelle scorse settimane lungo il confine Egitto-Israele, adesso in Australia. Non si ferma la strage dei poveri cammelli. In più ora se la prendono anche con i dromedari.
Le autorità dei Territori Settentrionali australiani hanno autorizzato l'intervento dei cecchini, che, piazzati sugli elicotteri, avranno il compito di compiere una mattanza di ben 6 mila tra cammelli e dromedari. Gli animali, erranti, negli ultimi tempi si trovano in gruppi sempre più numerosi in alcune zone dell'Australia, così il governo ha deciso di giungere a questa drastica decisione.
Senza dubbio quello della presenza di cammelli e dromedari erranti è un problema serio, che va affrontato subito, in quanto sta creando un grande disagio agli abitanti delle città coinvolte, per esempio Docker River, ma questa decisione è davvero barbara e provocherà molta sofferenza agli animali, visto che, colpiti dagli elicotteri, in molti casi moriranno tra atroci sofferenze.

Per saperne di più : corriere della sera

Primo acuto in trasferta


Nella trasferta di Noceto,provincia di Parma, lo Spezia conquista la sua prima affermazione stagionale in trasferta. Ed è proprio il caso di dire "ci voleva", visto che si trattava della settima gara in campo avverso e che fino ad ora gli aquilotti avevano raccolto la miseria di tre pareggi ed altrettante sconfitte. Gli aquilotti hanno vinto con pieno merito una partita non facile, contro un avversario in serie positiva da sette turni. La squadra ha mostrato confortanti segnali di ripresa, soprattutto si è vista un'ottima partita da parte di Herzan, nell'occasione tornato il giocatore che conoscevemo e che quest'anno ancora non si era visto.
Le reti : Moro con una bella spaccata al 16' del primo tempo su bel cross dalla sinistra di Herzan;
lo stesso Herzan al 39' del secondo tempo sfruttando un colossale errore in disimpegno della difesa di casa. Con questo successo lo Spezia sale a quota 20, facendo un buon balzo in avanti in classifica.

Classifica dopo 14 giornate: Alghero 25 punti ; Rodengo Saiano e Sudtirol 23; Pavia 22; Carpenedolo, Legnano e Mezzocorona 21, Canavese, Feralpi Salò, Sambonifacese e Spezia 20; Pro Vercelli 19; Crociati Noceto 18; Olbia e Valenzana 14; Villacidrese 12; Pro Belvedere 8 ; Pro Sesto 7 .

Assegno



Dopo la richiesta di Veronica Lario di un assegno di mantenimento da 3.5 milioni di euro al mese, il governo sta lavorando ad una legge per ridurre il numero dei mesi.
(da "Chiambretti Night")

giovedì 26 novembre 2009

RUMENTA!

A La Spezia in questi giorni si fa un gran parlare di un gruppo nato su facebook con lo scopo di "cacciare gli zingari dalla città".
Preoccupante a mio avviso il numero degli iscritti (circa 4.000...su una città con 90.000 abitanti...anche se credo che molti degli iscritti siano dei gibboni assoldati dalla Lega Nord), ma ancor più preoccupante il tono delle discussioni all'interno del gruppo...un esempio?"gli zingari vengono a delinquere in Italia,lo facessero al loro paese.Gli italiani invece lo fanno nel loro paese,non dico sia giusto,ma lo fanno nel loro paese"...c'è anche un consigliere comunale del Pdl tra gli iscritti al gruppo (e partecipa pure con commenti).
Mi fermo qui, ma se volete saperne di più cliccando qui andate a vedere direttamente il gruppo dei gibboni.

Alcune riflessioni:

a)Non sono dell'idea che si debba lasciare delinquere la gente. Tuttavia la soluzione del problema non sta nel rispedire a casa gli zingari, nel fare facili discorsi razzisti, ma piuttosto nel creare uno Stato forte, capace di garantire sicurezza ai cittadini. Uno Stato insomma capace di far rispettare le proprie leggi a tutte le persone presenti sul proprio territorio.
Dalla serie, se non insegni a tuo figlio a fare la cacca nel cesso e la fa per tutta la casa, poi non risolvi il problema proibendo di cagare e aspettando che scoppi. Dovevi insegnargli prima che si fa nel vasetto!!Eh...

b)Mi piacerebbe che tutti quelli che si lamentano in quel gruppo si ricordassero un po di tutti gli italiani che,mica tanto tempo fa,hanno colonizzato mezzo mondo...Germania...america latina...Stati Uniti...Canada...Australia...e all'epoca i nostri connazionali migranti non venivano visti molto bene. Ma com'è che la maggior parte dei più grandi mafiosi/criminali degli states nello scorso secolo hanno cognomi italiani???

c)Mi piacerebbe anche che tutti quelli che si lamentano in quel gruppo avessero la decenza di capire che l'Italia, grazie ai suoi governanti, è ormai vista come il paese del "tutto è lecito" e dell'impunità...ovvio che chi vuole delinquere viene qua, sa che non pagherà!
Indignatevi oltre che per gli zingari, per lo scudo fiscale che fa tornare in patria soldi sporchi o frutto di evasione fiscale.Indignatevi per una futura legge sul processo breve, che dietro alla chimera di processi penali più brevi, nasconde un unico risultato:non riuscire a portare a termine i processi penali ergo impunità.

Sveglia gente!Meno frasi fatte e cervelli in moto!Riprendete in mano i vostri cervelli.

Alza il Volume / Tina Turner

Tina Turner oggi compie 70 anni...Auguri!!!

venerdì 20 novembre 2009

Spezia, quattro punti e una boccata d'ossigeno

Quattro punti per gli aquilotti nelle ultime due partite,contro Pro Belvedere Vercelli e Valenzana, quest'ultima affrontata in trasferta.
Nella gara giocata al "Picco" contro la Pro Belvedere lo Spezia ha disputato una partita buona nei primi venti minuti, dopodichè sono affiorati i soliti problemi, questa volta parzialmente giustificati dal gran numero delle assenze, tanto che la coppia centrale schierata da mister D'Adderio è stata quella composta da Scantamburlo e Salvalaggio, che comunque se la sono cavata abbastanza bene.
Vantaggio spezzino ad opera del giovane Ferdani, il raddoppio di Beretta nella ripresa, nel frattempo gli ospiti avevano sfiorato il goal con un palo e alcune mischie periocolose in area, mentre lo Spezia, dopo il raddoppio, ha giocato con maggiore scioltezza e sfiorato ,con un paio di ripartenze, la terza segnatura.
Nella trasferta di Valenza Po, si sono visti alcuni segnali di ripresa da parte spezzina, anche se, nonostante una discreta partita, gli aquilotti hanno riuschiato di capitolare a cinque minuti dalla fine, quando Aprea ha parato il rigore maldestramente calciato da Barbieri.
In precedenza Affatigato nel primo tempo aveva portato in vantaggio i piemontesi, mentre Lazzaro in rovesciata aveva ristabilito la parità per lo Spezia.
Nonostante si trattasse di affrontare avversari di modesta caratura tecnica, gli uomini di D'Adderio hanno mostrato alcuni progressi e si spera che l'andamento lento di questo campionato(classifica cortissima) possa permettere allo Spezia di entrare nella zona play off.Ma è ancora presto per questi discorsi, perchè non bastano due gare giocate a buon livello, ma occorre trovare una ancor più decisa continuità di risultati e soprattutto di vittorie, cercando l'acuto anche in trasferta, dove i bianconeri ancora non hanno vinto. Domenica trasferta a Noceto, con i locali che si presentano alla gara con un punto in più degli aquilotti.

venerdì 13 novembre 2009

Adeste fideles

Ehi amico delinquente!Si, mi rivolgo proprio a te!
Il governo italiano ha appena manifestato l'intenzione di promuovere il cosi detto "processo breve", una sorta di carta fedeltà per mafiosi e delinquenti di qualunque genere. Eh si, perchè tra poco tempo in Italia sarà possibile commettere reati con la concreta possibilità di non incappare in una condanna.
Perciò amico malavitoso, se hai in mente qualche piano criminoso, pensa allo stivale!

"Italia, per la tua impunità".

giovedì 12 novembre 2009

Alza il Volume / Savage Garden

A questo giro BACK TO 90's!!!

"The animal song" Savage Garden (ndr:io ho il singolo!!!)


Dopo il salto "To the moon and back"...

mercoledì 11 novembre 2009

martedì 10 novembre 2009

domenica 8 novembre 2009

chiavi di ricerca (6)

ragazza stitica cacca duretta in queste occasioni è inutile pensare troppo a che cosa fare, è inutile stare "a girare come la merda nei tubi" (come direbbe il nostro amico Vanni Maceria "il Brunelleschi dei carburatori"), perchè la soluzione è UNA!e si chiama sturalavandini o in alternativa idraulico liquido!
conversazione porno prova a vedere se ti è d'aiuto la nostra etichetta "conversazioni".
boccali santini faccio fatica a capire la connessione tra i due termini
giudice Morton scioglieva i cartoni animati nella SALAMOIA!!che film Chi ha incastrato Roger Rabbit?
sciacquone gocciolamento controlla le guarnizioni o altrimenti controlla che funzioni bene la livella dell'acqua nella cassetta, in caso di malfunzionamento può accadere che la cassetta si riempia troppo e poi goccioli
Nina Pinta e Santamario tre prostitute? credo di avere da anni il copyright di questa battuta (insieme ai comici di Colorado)
esercito padano se Bossi è il generale mi sa che c'è poco da temere

...e come ora c'è spazio per l'acclamatissima sezione "culo"...

video donne che si infilano cose incredibili nel culo ai miei tempi si diceva "basta che respiri"...ora "basta che si infili"...
nel culo meglio banana o zucchina? meglio un uovo oggi o una gallina domani?
nuovi video cristeri nel culo casomai clisteri o altrimenti enteroclisma!
donne porne che infilano il dito nel culo a lui bello quel "porne"
nani che si infilano nel culo mi chiedo se manca il complemento oggetto a questa ricerca...altrimenti mi immagino dei "nani clistere"...

giovedì 5 novembre 2009

Disastro Spezia, a Pavia terzo ko di fila

Lo Spezia, nella trasferta di Pavia, subisce la sua terza sconfitta consecutiva. Ancora una prestazione davvero molto molto deludente quella degli aquilotti, che non sono riusciti a creare neanche un'occasione degna di questo nome per andare a rete.
E' vero che anche la sfortuna ha giocato la sua parte, specie nel primo gol dei lombardi, ma la squadra bianconera ha mostrato ancora una volta una scarsa brillantezza atletica, trame di gioco poche e confuse, una determinazione molto sotto la sufficienza.
Dunque il Pavia vince due a zero, la cronaca offre pochi spunti, con i biancoazzurri di casa che vanno a segno con Ferretti al 14' (in girata su corner) e Visconti all'88', su azione di contropiede.
Lo Spezia non pervenuto. A fine gara esplode la contestazione dei supporters spezzini giunti a Pavia, a vedere l'ennesima prova negativa della squadra del cuore.
La classifica ora piange e lo Spezia ha un solo punto di vantaggio sulla zona play-out.
Martedì pomeriggio è stato ingaggiato l'esterno di centrocampo Claudio Ferrarese, 31 anni, ex Cremonese e Verona. Il giocatore era attualmente svincolato.

Poveri cammellini



E' di qualche giorno fa la notizia di una vera e propria strage di cammelli (e dromedari) in Israele.
Ma perchè tutto ciò? I cammelli arrivano dall'Africa carichi di droga, armi, sigarette, tutta merce che viene usata allo scopo di contabbando. Dopo aver scaricato la merce, vengono abbandonati al loro destino. Così i poveri animali vagano senza meta fino a che qualche guardia di frontiera non li trova. A quel punto l'ordine è chiaro: abbatterli subito, senza pietà.
Nonostante le indignate proteste delle associazioni animaliste, il governo israeliano si giustifica dicendo che ucciderli è l'unica possibilità in quanto, non sapendo con esattezza la provenienza di cammelli e dromedari, c'è il rischio che siano portatori di infezioni e malattie.
Sperando che ai partecipanti a questo blog e ai lettori del "Ghetto"stia a cuore la sorte di tanti poveri animali, riporto l'articolo in cui viene spiegata con maggiore precisione la questione.
Fonte: corriere della sera

mercoledì 4 novembre 2009

Ma va là......




"Colui che ha fondato l'informazione a Mediaset". (Fedele Confalonieri.)

Vent'anni di Fede. Due giorni orsono il Direttore del Tg 4 Emilio Fede ha festegiato i suoi primi vent'anni di lavoro in azienda. Il 3 novembre del 1989, infatti, il caro Emilio approdava a quella che ora è Mediaset.(Fininvest ai tempi del debutto di Emilio).
Dunque l'altro ieri standing ovation per lui, di fronte a 350 top-manager guidati da Pier Silvio Berlusconi, poi brindisi e torta con panna e fragole, infine telefonata a sorpresa di Galliani.
Entusiasta l'Emilio quando parla del Cavaliere : "Quante volte vado il lunedì a trovarlo. Lo chiamo sempre Presidente, ma mai Silvio, neppure la notte quando lo sogno".

p.s. alla festa pare ci fosse anche Brachino, che, secondo quanto riporta il corriere, avrebbe detto "Ho i calzini neri".
Fonte: corriere della sera

lunedì 2 novembre 2009

Alda Merini



Ieri ci ha lasciato Alda Merini. Mi piace ricordarla con una canzone che Roberto Vecchioni le ha dedicato.




"Canzone per Alda Merini", Roberto Vecchioni (1999)
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo, si vive afferrandosi a qualunque sguardo, contandosi i pezzi lasciati là fuori, che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori. Io non scrivo più niente, mi legano i polsi, ora l’unico tempo è nel tempo che colsi: qui dentro il dolore è un ospite usuale, ma l’amore che manca è l’amore che fa male. Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia perduto, straziato, raccolto, abbracciato; ogni amore della vita mia ogni amore della vita mia è cielo è voragine, è terra che mangio per vivere ancora Dalla casa dei pazzi, da una nebbia lontana, com’è dolce il ricordo di Dino Campana; perché basta anche un niente per essere felici, basta vivere come le cose che dici, e di vederti in tutti gli amori che hai per non perderti, perderti, perderti mai. Cosa non si fa per vivere, cosa non si fa per vivere, guarda… Io sto vivendo; cosa mi è costato vivere? Cosa l’ho pagato vivere? Figli, colpi di vento… La mia bocca vuole vivere! La mia mano vuole vivere! Ora, in questo momento! Il mio corpo vuole vivere! La mia vita vuole vivere! Amo, ti amo, ti sento! Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia perduto, straziato, raccolto, abbracciato; ogni amore della vita mia ogni amore della vita mia è cielo è voragine, è terra che mangio per vivere ancora.